Richiedi informazioni

I campi contrassegnati con * sono obbligatori

Sito protetto da Google reCAPTCHA.Privacy Policy Termini di servizio

Come scrivere sui social

Una delle difficoltà maggiori, quando ci si approccia ai profili social aziendali, è capire come comunicare. Ho scritto troppo, ho scritto troppo poco? Qual è il modo giusto? Ovviamente un profilo aziendale richiede una cura diversa rispetto a quello personale. Utilizzare lo stesso tipo di linguaggio non è quasi mai consigliato. Oggi voglio darti qualche consiglio pratico per scrivere su Facebook e Instagram. Continua a leggere per saperne di più!

Pro e contro dei social per un’azienda

Utilizzare i social per la propria azienda è ormai imprescindibile al giorno d’oggi. Il rischio di non farlo è di perdere una fetta importante di pubblico, dal momento che ormai moltissime persone li utilizzano per cercare informazioni su prodotti e servizi.
Aprire profili e pagine aziendali sui social significa predisporsi, implicitamente, al dialogo con i consumatori o i potenziali clienti. Quindi è ancora più importante adottare una comunicazione coinvolgente e chiara. Un altro grande vantaggio dei social, oltre a permetterti di raggiungere un pubblico vasto, è anche quello di dare maggiore visibilità ai tuoi prodotti, e naturalmente anche maggiore valore. È importante che gli utenti percepiscano la tua comunicazione come onesta, e che si fidino. Una volta che i potenziali clienti saranno diventati più consapevoli dei tuoi prodotti, sarà anche più facile venderli senza parlare troppo di vendita. Sì, hai capito. La difficoltà infatti è proprio questa. Ovviamente si potrà parlare di offerte speciali e promozioni, ma questo genere di post non deve essere l’unico presente sulla tua pagina o profilo aziendale. Ricordati sempre che stai vendendo, prima di tutto, il tuo micro-mondo, l’universo generato dal tuo brand.

Copywriting per social

Quando si parla di copywriting per social alcuni storcono il naso. “Cosa ci vorrà, per scrivere quattro parole su Facebook?“, in realtà non è proprio così. Come qualunque altro canale di comunicazione, anche i social richiedono una scrittura particolare, differente da newsletter, blog o altro.

Innanzitutto, è importante curare lo stile: i periodi devono essere brevi, quindi senza tante subordinate, e scritti in modo comprensibile. Come vedremo meglio tra poco, le persone leggono poco e hanno una soglia di attenzione che è sempre più bassa, anno dopo anno, soprattutto i più giovani. In modo particolare sui social, dove l’attenzione viene catturata se un testo, meglio se breve, viene associato a un’immagine. Se si vuole arrivare a raggiungere un obiettivo occorre evitare giri di parole, termini complessi e frasi molto lunghe.

La chiave di volta potrebbe essere l’ironia o il senso dell’umorismo. Non è facile, ovviamente, ma può essere una scelta vincente. Le persone, soprattutto sui social, vogliono contenuti leggeri oppure, anche se seri, raccontati in modo leggero. Il pericolo, in questo senso, è che il tuo pubblico non capisca perfettamente il tono e quindi fraintenda il senso di un post. Non potendo usufruire del linguaggio del corpo, ma dovendosi affidare solo alle parole, ti consigliamo di utilizzare, oltre alla punteggiatura, anche le emoticons. Saranno utili per far capire se stai utilizzando dell’ironia o meno.

Come le diverse generazioni usano i social

Il Manuale di copywriting e scrittura per i social di Alfonso Cannavacciuolo, edito da Hoepli nel 2020, ci fornisce alcune interessanti distinzioni che possono esserci utili per scrivere e comunicare correttamente sui social, pensando al proprio pubblico.

Infatti, ogni generazione ha un modo diverso di approcciarsi ai social, e non tutti i contenuti possono essere efficaci per tutto il pubblico. Parleresti nello stesso modo a una madre di 50 anni e a un adolescente di 15? Probabilmente no. Questo perché i cambiamenti tecnologici e il modo di parlare, sono differenti.

Secondo quanto spiegato da Cannavacciuolo nel suo manuale, la generazione nata tra il 1945 e il 1964, quella dei Boomer, utilizza i social per interagire con i brand e scoprire nuove informazioni su prodotti e aziende. Questi sono anche quelli che hanno più soldi a disposizione da spendere.

Ci sono poi i nati tra il 1960 e il 1980, ovvero la cosiddetta Generazione X, che non sono cresciuti con internet o cellulari, così come i boomer, e utilizzano i social per interagire con le aziende e informarsi sui prodotti. Facebook e Instagram, oltre a YouTube, sono determinanti nel processo d’acquisto. Hanno meno opportunità economiche, perché hanno vissuto la crisi del 2009. Affinché si possano fidare di voi è importante fornire una buona quantità di informazioni.

C’è poi la generazione di quelli nati tra il 1981 e il 1996, ovvero i Millenial. Hanno meno soldi e non tutti sono occupati. Sono l’ultima generazione “non digitale”, perché non è cresciuta con i social. Amano il racconto del brand e il marketing non convenzionale.

Quelli nati dopo il 2000 sono invece la Generazione Z, particolarmente interessanti per le aziende. Sono quelli più presenti sui social. Spesso si tratta infatti di figli unici che vogliono mantenere relazioni con gli amici. Usano i social per condividere e coinvolgere. Una delle caratteristiche più importanti della generazione Z è la loro soglia di attenzione. Infatti, preferiscono video brevi, non superiori agli 8 secondi, testi corti e le immagini. Per comunicare meglio con loro occorre utilizzare video che abbiano un forte impatto nei primi secondi. Uno dei canali privilegiati invece è TikTok.

Facebook e Instagram: contenuti e copy

Ho scelto di prendere in esame i due social più utilizzati: Facebook e Instagram. Sono ovviamente molto diversi da loro, per questo richiedono un linguaggio e un modo di scrivere differente. Nonostante da qualche anno si dica che Facebook stia perdendo smalto, e che la gente lo stia abbandonando a favore di Instagram, la verità è che si tratta ancora oggi di una piattaforma molto attiva e con grandi potenzialità di comunicazione. L’importante è capire sempre a chi ci si sta rivolgendo.
Su Facebook scrivere della propria azienda senza annoiare non è facile. Scrivere per riuscire a convincere qualcuno a diventare tuo cliente è difficilissimo. Uno dei suggerimenti, apparentemente più semplici, che voglio darti è di individuare i benefici del tuo prodotto e raccontarli. Se con i tuoi servizi o prodotti riesci a risolvere un problema, è importante dare risalto a questo aspetto. Facebook è perfetto per stabilire un dialogo, non dovrai quindi adottare una comunicazione pubblicitaria ma informativa. Usa testi sintetici ma chiari e ben spiegati. La creatività sta anche in questo. Un buon modo per attirare l’attenzione delle persone è raccontare storie personali, questo tipo di narrazione è ancora oggi molto efficace.

Instagram, ancora più di Facebook, richiede copy sintetici. Infatti, il focus è rivolto soprattutto alle foto. Usa frasi brevi e domande. Anche in questo caso, è meglio trovare una frase ad effetto, per accompagnare le tue immagini, insieme a una decina di hashtag, o più, ben selezionati.
Alcuni dimenticano uno degli obiettivi dei social, ovvero: le persone non sono lì per interagire sotto a post commerciali, ma cercano informazioni interessanti o piacevoli. il tuo obiettivo quindi è quello di creare una relazione con il tuo pubblico e rendere i tuoi contenuti interessanti. Che sia con una bella foto, con un testo o una storia che racconti di te e della tua azienda, non importa.

Ogni piattaforma ha delle regole precise, che occorre seguire se si desidera ottenere un riscontro positivo da parte del pubblico. Sei sicuro di utilizzare il linguaggio giusto?