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Conte, Fedez, la Ferragni e la comunicazione

“Ieri abbiamo ricevuto una telefonata molto inaspettata. Siamo stati messi in contatto con il presidente del Consiglio Conte che ha chiesto un aiuto da parte mia e di mia moglie: se queste stories, anche in piccolissima parte, riusciranno a essere utili, io non posso che esserne contento. Ci è stato chiesto un aiuto sull’esortare la popolazione, soprattutto quella più giovane, a utilizzare la mascherina”.

Fedez

 

“Indossare la mascherina può aiutarci ad evitare lo scenario peggiore, quello del lockdown, che purtroppo tutti abbiamo vissuto. Per me essere un personaggio pubblico con molto seguito vuol dire anche questo: cercare di fare qualcosa di buono per le persone e per il mio Paese. Spero che tutti voi che mi seguite possiate capire quanto questo momento sia delicato e che la differenza può essere fatta da tutti noi insieme, con piccoli gesti. Le mascherine fanno la differenza. Evitiamo insieme lo scenario peggiore”.

Chiara Ferragni

Beh, credo che anche tu sia al corrente della telefonata Conte / Ferragnez, no? Il presidente del Consiglio ha telefonato alla coppia di influencer per chiedere un aiuto e diffondere un messaggio molto importante: sensibilizzare l’uso della mascherina.

Prima di continuare a leggere, ripeti con me: questo non è un articolo che parla di politica!

Non mi interessano i colori, la destra, la sinistra, le stelle e neanche le punte. Ecco, ora possiamo continuare.

Appena letta la notizia, ho sorriso. Lo ammetto.
Ho pensato a tutte le informazioni utili che non girano o che girano in modo sbagliato da parte delle istituzioni. Ho pensato alla criticità di un Governo nel comunicare con i ragazzi. Ho pensato all’inutilità di un app “consigliata” che proprio perché “consigliata” perde la sua funzionalità.
Ho pensato alla mancanza di informazioni sull’app IO, utile per tutti i servizi pubblici. Potrei andare avanti ma hai capito.

Poi però ho capito che (questa volta) è stata usata una giusta strategia. Conte ha capito quale fosse il target che voleva raggiungere ed ha trovato i canali più efficaci! Cosa c’è di più performante delle Instagram Stories di due personaggi pubblici che hanno tra i loro followers proprio il target che vogliamo raggiungere?
Con un gesto rapido, sono state raggiunte tante tante persone.

La Ferragni su Instagram ha “solo” 21,6 milioni di follower, Fedez 11,1 milioni.
Con una telefonata Conte ha raggiunto una buona fetta di Italia, quella che voleva raggiungere. Conoscete un mezzo di comunicazione più immediato e più performante?

(Fonte influenceritalia.it)

 

Cosa possiamo imparare da questa storia?

Che prima di tutto dobbiamo avere bene in testa qual è il TARGET che vogliamo raggiungere!

Il target è il nostro obiettivo, ossia chi vogliamo colpire con la nostra comunicazione. In poche parole, si tratta dei destinatari del nostro messaggio, o, se ancora non è chiaro, dei potenziali acquirenti dei nostri prodotti o servizi. Sì, i futuri clienti!

Da 1 a 10, quanto è importante definire correttamente il target? Direi 11. Non è importante, ma FONDAMENTALE.
Dobbiamo individuare le persone realmente interessate al nostro messaggio, in modo da non disperdere risorse che possano poi rivelarsi inefficaci e sterili.

È un paradosso, ma pensate se Conte avesse chiamato Dwayne “The Rock” Johnson che ha oltre 200 milioni di follower o Jennifer Lopez che ne ha più di 132 milioni. Tralasciando il fatto che forse neanche avrebbero risposto, a livello di copertura il messaggio avrebbe raggiunto molte più persone ma di certo non sarebbero state le persone giuste.

Definire correttamente il target permette poi di scegliere le migliori strategie di comunicazione (ed ovviamente anche di marketing) con il fine di raggiungere gli obiettivi prefissati!

E se sbagli target?

Eh, se sbagli target sono cavoli amari. Rischi di fare veramente dei danni, sia a livello economico che a livello di brand.

Nel primo caso, promuovere un HOTEL di Misano Adriatico ad un utente che abita a Riccione (5 km) significa letteralmente buttare dei soldi.
Nel secondo, invece… no, mi spiace, non posso farti vedere l’esempio, ma fidati!!! 🙂