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20.11.2023

Oltre 100 eventi formativi, i maggiori esperti del settore si destreggeranno tra approfondimenti, seminari e workshop, tutti con l’obiettivo di trattare le nuove tendenze tecnologiche applicate al travel. Non sarà facile scegliere quali interventi seguire, di certo i 4 topic a cui lo staff del BTO ha pensato, potranno aiutare i visitatori nella prima scelta: Destination, Digital Strategy, Food &Wine Tourism ed Hospitality.

Un altro aiuto, ci viene dalle “cassette degli attrezzi“, appuntamento tradizionale al BTO. Che cosa sono le “cassette degli attrezzi”?
Sono dei workshop pratici da cui portarsi a casa una check-list di cose da fare subito per migliorare o sviluppare competenze specifiche.

E proprio tra queste pillole, troviamo l’intervento di Alex Alessandrini, di seguito una mini intervista, in attesa di sentire il suo specch, insieme a Susanna Mazzoncini e Bruno Strati.

“Se ti dico FIRENZE, pensi prima al BTO o al colore Viola?”

AlexA: “Che domande, Firenze per me vuol dire solo Fiorentina! A parte gli scherzi, ha sicuramente un sapore molto particolare organizzare un viaggio per parlare di turismo verso una città che ho visto tante volte per motivi di passione calcistica. A maggior ragione dopo anni veramente particolari sotto ogni punto di vista: non mancheranno sicuramente spunti, idee e punti di vista positivamente discordanti. Sono molto curioso di vedere cosa succederà!”

“Avrai uno speech giovedì 23 alle ore 9, dal titolo “Smart Bidding increase Net Revenue – Google Performance Max per il travel”, insieme a Susanna Mazzoncini con la moderazione di Bruno Strati… perché non possiamo perderlo?”

AlexA: “É una sfida lunga un anno di tre professionisti che lavorano nel turismo sotto prospettive diverse, ma collegate tra loro, in zone diverse d’Italia ed ognuno con il proprio background e bagaglio di esperienze. Ci unisce la visione, l’approccio pratico nella comprensione degli strumenti con cui lavoriamo come, in questo caso, le nuove campagne performance Max di Google. Anche se il titolo può sembrare un po’ cervellotico e da nerd, si tratta di un intervento molto semplice e che risponde alla semplice domanda: ha senso usare queste campagne? E invece che rispondere noi tre, abbiamo scelto di far rispondere i dati di alcune case history reali.”

“Che rapporto hai con l’AI? Credi che il tuo lavoro possa avere dei benefici o vedi la cosa ancora molto lontana, se non impossibile?”

AlexA: “Sarò sincero: parto sempre molto prevenuto verso ogni innovazione in campo marketing. Soffro nel vedere correre verso la novità tecnologica dimenticando completamente le basi necessarie a far funzionare una strategia, quindi faccio parte di quei professionisti che aspettano un attimo prima di gridare al miracolo.

Al momento, aldilà di questo approccio con le campagne di Google Ads, ho studiato qualcosa nell’ambito della creazione di contenuti, semplici testi e poco di più. Ne riconosco già oggi l’efficacia sulle azioni ripetute e provo qualche timore per la qualità dei contenuti trattandosi di una tecnologia che ha bisogno di un dato di partenza che già esiste (e nel web la qualità soffre molto rispetto alla quantità). Staremo a vedere.”

Il reel di presentazione allo speech è qualcosa di incredibile, chissà i tre “fiorentini acquisiti” sapranno tenere alte le aspettative!

 

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