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A volte si pensa che sui social o sul blog la forma passi in secondo piano rispetto ai contenuti, ma non è così. Utilizzare i puntini di sospensione in modo eccessivo può comunicare, ad esempio, incertezza. Così come commettere alcuni errori dal punto di vista linguistico potrebbe far apparire i tuoi testi sciatti.

Continua a leggere questo articolo, potrai trovare qualche spunto interessante per la scrittura dei tuoi testi online.

Scrittura sui social

Al giorno d’oggi tutti noi scriviamo continuamente sui social. E forse, proprio questa continua attività di scrittura, ci fa curare meno la forma. I social non sono poi di certo l’unica occasione che si ha di scrivere sul web. Ci sono anche i blog e le newsletter. Se si usano tutti questi canali per promuoversi, o promuovere la propria azienda online, occorre scrivere bene e adottare un linguaggio corretto per comunicare il messaggio che si vuole far arrivare ai potenziali clienti.

Oggi mi concentrerò principalmente sugli elementi che utilizziamo più spesso, non sempre correttamente.

Quando si usano i puntini di sospensione

I puntini di sospensione, ovvero i tre puntini l’uno di seguito all’altro, indicano un’attesa. Di solito vengono utilizzati quando si ha intenzione di dire qualcosa ma si vuole creare un po’ di suspance. Allo stesso tempo, se si abusa di questo elemento di punteggiatura, il risultato è di apparire indecisi.

I puntini di sospensione, che devono essere tre, non due o quattro, si utilizzano in ambito comunicativo anche quando si vuole dare un tono simpatico a quello che si sta scrivendo. Puoi decidere di utilizzarli nel caso di un’allusione oppure per ironizzare o fare del sarcasmo.

Dopo i puntini di sospensione, non prima, occorre mettere uno spazio e ricominciare con lettera maiuscola se questi elementi si trovano alla fine della frase. Se invece si trovano all’interno, la lettera della parola successiva sarà minuscola.

Quindi, riassumendo i puntini si utilizzano per:

– lasciare intendere qualcosa

– alimentare l’attesa o la suspance

– fare ironia o sarcasmo

Usare troppi puntini di sospensione all’interno di un testo, lungo o corto che sia, farà perdere fluidità a quello che hai scritto. Come per i punti esclamativi, è sempre meglio non abusarne.

La D eufonica: come si usa

La D eufonica è quella che si aggiunge alle congiunzioni, “e” “o”, o alle preposizioni semplici, “a”, per permette di mantenere la giusta alternanza tra vocale e consonante ed evitare che si incontrino due vocali simili.

La regola per utilizzare la D eufonica è semplice: ci va solo quando congiunzione o preposizione semplice incontrano un altra parola che inizia con la stessa vocale. Il suo obiettivo è evitare la cacofonia che si creerebbe dall’incontro di queste due parole. In quei casi: “ad” sostituisce “a” mentre “ed” si usa al posto della “e”. Ci sarebbe anche il caso di “od” al posto di “o”, ma nella lingua scritta e parlata si è ormai abbandonato e oggi è considerato obsoleto.

La D eufonica non si usa però né prima di una “h” aspirata o di un inciso e nemmeno se la seconda parola inizia con “ed” o “ad”. Un esempio: la forma corretta è “case e edifici”, non “case ed edifici”.

Ci sono poi alcune situazioni in cui la D eufonica si è mantenuta, sono quelli dove la forma sonora ha vinto sulla regola, come “ad esempio”, “ad ogni modo”, “ad eccezione”.

Qualità anche se adotti uno stile colloquiale

Alcuni confondono il linguaggio colloquiale, come quello che viene utilizzato sui social, con uno stile sciatto.
Il tono di voce è fondamentale e deve essere sempre coerente. Se hai deciso di utilizzare un linguaggio più colloquiale potrai farlo, al tempo stesso però dovrai scrivere correttamente per comunicare con il tuo pubblico. Personalmente mi piacciono molto le frasi che tentano di creare un’interazione con il lettore, convincendolo a continuare nella lettura. Si tratta di un espediente persuasivo, molto utile se inserito alla fine di un paragrafo.

Non scrivere frasi troppo lunghe

Anche questo è un aspetto importante. Sul web la soglia dell’attenzione è più bassa (ancora più bassa) e frasi troppo lunghe possono far perdere il filo a chi legge. Quindi elimina gli avverbi e componi frasi più semplici. Togli tutto quello che non è indispensabile alla comprensione del testo. L’ideale è fornire un’informazione a frase. A volte è difficile resistere alla tentazione di parlare di tante cose insieme, ma il tuo obiettivo è sempre la comprensione da parte di chi legge.
Ricordati anche di tenere vicino soggetto e verbo, evitando le frasi subordinate. Anche la forma passiva va usata con parsimonia. Infatti, serve per dare risalto all’oggetto anziché alla persona soggetto della frase. Se usi WordPress l’uso eccessivo del passivo viene tenuto sotto controllo da qualunque widget di posizionamento e segnalato nella comprensione del testo.

Lettura a voce alta

Se posso darti un ultimo consiglio che io ritengo fondamentale per capire se quello che hai prodotto è scritto correttamente, ma soprattutto se “suona” bene, è la lettura a voce alta. Scrivi, poi allontanati per qualche minuto dal tuo testo, anche un quarto d’ora sarà sufficiente, e rileggilo ad alta voce. Questa pratica ti aiuterà a capire se ci sono troppe parole, se in alcuni punti il testo perde naturalezza e se ci sono ripetizioni.

Spero che questo articolo ti possa essere utile per i tuoi prossimi post su social e blog!