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Copiare una strategia: l'inizio della fine, ma...

“Dobbiamo fare un post sulla fiera, il mio competitor l’ha fatto!”
“Dobbiamo inviare assolutamente una newsletter, l’hanno già inviata tutti.”
“Vorrei rifare il sito, puoi farlo uguale a questo? Lui vende un sacco…”

Vado avanti? O mi fermo?

Copiare una strategia o parte di essa è l’inizio della fine. Anche se…

A volte è più semplice copiare una strategia già fatta, mi rendo conto, ma pensare che quella strategia che è stata pensata da qualcun altro possa andare bene anche per noi è decisamente ottimistico. E si rischia di fare effettivamente dei danni alla propria immagine. Perché?

Copiare un post, una newsletter o, peggio ancora, un sito internet, non significa copiare la strategia del nostro competitor. Anzi, quello che stiamo copiando è solamente un tassello di tutto il piano marketing e stanne certo, nessuna azienda (o hotel) paleserà la sua strategia su internet.

È importante analizzare i competitor, vedere che parole chiave utilizzano in una determinata campagna, capire su che set di chiavi di ricerca stanno spingendo, osservare addirittura anche la targetizzazione di una campagna sponsorizzata su Facebook e su che pubblico si stanno indirizzando (immagino tu lo sappia già vedere, altrimenti più in basso, ti faccio vedere come puoi capirlo)… ma è estremamente pericoloso copiare le stesse mosse.

E se copi un fallimento?

Come fai a sapere se quel post o quella newsletter potranno essere produttivi anche per te? Magari stiamo copiando qualcosa di fallimentare. Non credo tu abbia accesso ai suoi dati di Insight, al suo pannello ordini / vendita camere o al suo Google Analytics.

E se anche quel competitor avesse, a sua volta, copiato un altro competitor? E sei sicuro che il tuo pubblico sia lo stesso di quello che ha pensato il tuo “vicino”?

In un periodo ed un contesto dove è importante differenziarsi, è decisamente meglio pensare ad una TUA strategia anziché copiarne una di sana pianta. Poi c’è chi invece consiglia queste cose, ma bisogna fare attenzione.

Come dicevo, non puoi sapere con esattezza cosa sta generando successo per un tuo competitor. Sicuramente non è quella newsletter che vuoi copiare a stravolgere tutto il lavoro. Potrebbe essere il loro sito più performante, potrebbe essere l’offerta speciale che stanno facendo offline, la fiera a cui hanno partecipato l’anno scorso, potrebbe derivare tutto da un migliore traffico sul sito o semplicemente da migliori rapporti con i loro clienti.

E poi, sei sicuro che è veramente un tuo competitor?

Ogni attività ha il proprio target cliente e ci sono veramente tante sfaccettature da considerare. L’analisi della concorrenza è una cosa complessa ed anche pericolosa, perché un errore banale può portarti fuori strada. Ad esempio, un falegname che realizza mobili su misura può considerare Ikea come competitor? Il mercato su cui puntano può avere delle cose in comune ma non possiamo considerare l’azienda svedese come competitor. Poi spesso bisogna fare attenzione ai competitor online da quelli offline.

Insomma, monitorare cosa fanno è fondamentale, copiarli… potrebbe essere pericoloso.

Stai andando con il freno a mano tirato!

Sì, stai copiando una mini-strategia (o una parte di essa) ma… cosa ti stai perdendo?
Stai tarpando la creatività, stai perdendo occasioni che magari servono al tuo PIANO! Perché ce l’hai un piano, vero?

Stai perdendo anche la tua identità! È come quando inviti amici a caso a mettere mi piace alla tua pagina Facebook invece di magari investire qualche euro in una campagna targettizzata per raggiungere persone veramente interessate invece di amici irritati (perché lo sono, fidati), compiacenti e spesso fuori target.

Quindi? Osservare il “nemico” è fondamentale, a volte può essere utile anche capire come si muovono, cosa fanno e perché lo fanno!
Infatti, quando vedi una sponsorizzata su Facebook di un tuo competitor, devi essere contento. Hai la possibilità di capire per quale target di pubblico hanno deciso di spendere dei soldi.
È un’informazione importante, eh?

Come fare? Semplicissimo. Clicca sui tre pallini in alto a destra e poi su PERCHÉ VISUALIZZO QUESTA INSERZIONE? Facebook ti dirà quale pubblico si vuole intercettare con quella sponsorizzata.

Mulino Bianco punta, giustamente, su genitori di una certa fascia d’età (25/45) che si trovano in Italia.

Un altro esempio, sempre a tema, è l’Hotel Cavallino Bianco. Il loro target è ben definito: genitori con figli ai primi anni di scuola (6-8 anni) e ci aggiungono anche la variabile geografica (che sono in Emilia Romagna). Fossimo un competitor del Cavallino Bianco, questa potrebbe essere un’informazione interessante. No?

E cosa dire di un Residence di Misano Adriatico che fa una sponsorizzata a questo pubblico? Si stava avvicinando il World Ducati Week, ma una persona che abita a Riccione non credo sia molto interessata a dormire a Misano.

Quindi, in conclusione, copiare MAI, monitorare, osservare e valutare cosa fanno i competitor può esserci molto utile!