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la seo è morta (di nuovo)

Lo so, questo titolo lo avrai letto altre 1500 volte e ti starai chiedendo per quale motivazione dovresti proseguire per la 1501° volta. Non hai tutti i torti, sta SEO l’han fatta morire a più riprese e spesso con motivazioni poco plausibili. Tuttavia ti chiedo di provare ad andare avanti, e capire perché ho deciso di utilizzare questo titolo provocatorio. La mia intenzione non è quella di entrare nel merito della Search Engine Optimization spiegandoti cos’era e cos’è diventata ma, quello che mi interessa è di parlare dell’approccio “arretrato” che molte imprese hanno nei confronti del posizionamento organico sui motori di ricerca e dei suoi utilizzi.

La domanda di partenza è sempre quella

C’è un momento in ogni azienda in cui arriva la consapevolezza che internet possa giocare un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. In quel momento inizi ad interrogarti su quali siano gli strumenti che potresti utilizzare e, dato per scontato il sito internet, la risposta è in buona parte dei casi: “Voglio essere primo su Google con quella parola chiave”.

In realtà avere obiettivi chiari e anche l’idea di qualche strumento utile a raggiungerli identifica un’azienda che ha già fatto diversi passi dal punto di vista dell’organizzazione e della consapevolezza di marketing. Spesso volentieri questa domanda arriva da un sentito dire o da qualche proposta commerciale che è arrivata a stuzzicare. Ti trovi quindi ad informarti e a conoscere per la prima volta la famosa SEO e cerchi di trovare il miglior rapporto qualità/prezzo per cercare di arrivare dove vuoi. Ed è qui che nascono i problemi, quelli veri.

Sì, perché inizierai a valutare preventivi che vanno da poche centinaia di euro fino a migliaia e non riuscirai a capire qual è la strada da prendere. Ti parleranno di algoritmi, di penalizzazioni, di ottimizzazione “on site”, di link building, di segnali sociali e chi più ne ha più ne metta. Pensavi di aver trovato la soluzione e invece sei ancora alla base del problema ma voglio provare a “trasformare” una caratteristica di Google da incognita a potenziale opportunità.

Google cambia (di continuo)

Dalle sue origini Google si è trasformato radicalmente. Chiamarlo solo “motore di ricerca” è diventato riduttivo e del tutto inappropriato. Dall’avvento di Adwords in poi, Big G si è trasformato in un mondo sempre più completo di informazioni e servizi che possono essere utili ad un’attività per cercare di promuoversi e fare business online.

Fonte: https://www.1and1.co.uk/digitalguide/online-marketing/search-engine-marketing/the-evolution-of-google-search-results-1998-to-present/

Di conseguenza sono cambiate le SERP (Search Engine Results Page – Pagine dei risultati dei motori di ricerca). Ogni ricerca può generare una pagina dei risultati diversa a seconda del tipo di richiesta, dell’ambito di ricerca e molto molto altro, con Google che è sempre più propenso a voler dare lui stesso la risposta senza far entrare le persone all’interno dei vari siti proposti. Pensa, ad esempio alle informazioni sul meteo o sugli orari di apertura di un negozio o, molto più banalmente, ad una ricerca generica che potrebbe fare una persone che vuol passare un po’ di tempo in una città d’Italia.

La situazione peggiora ancora di più se andiamo a fare un’analisi della SERP su ricerche che hanno a che fare con situazioni di business. Prendiamo una banale ricerca di un paio di scarpe da acquistare online. Se osservi l’immagine noterai come lo spazio riservato ai risultati organici sia sceso di molto e con un valore informativo nettamente ridotto rispetto agli spazi a pagamento (fai caso alle “stelline”, alle info sulle spedizioni e resi, al prezzo esposto, ecc….)

Ok, forse l’ho presa un po’ larga ma per arrivare a questa domanda da porti: “in questo contesto competitivo così variegato e dinamico, sei ancora convinto che la risposta giusta possa stare in un solo strumento?”

Ci sono più modi per ottenere la risposta giusta

Ed è tutto qui quello che volevo dirti. La SEO è viva e vegeta e funziona ancora benissimo. Ci sono ancora grandi opportunità organiche che si possono creare e sfruttare per fare business online. Quel che invece è morto è l’approccio basato su un solo strumento per cercare di fare business online. Tutto si è tremendamente complicato e non puoi pensare di sopravvivere senza una strategia completa che:

  1. analizzi bene gli obiettivi
  2. valuti attentamente l’orizzonte competitivo
  3. osservi con precisione come ogni strumento (Google, ma non solo…) può supportare le attività di visibilità

Scoprirai che per alcune ricerche potrebbe servirti il posizionamento organico, per altre è meglio muoverti con qualche pay per click, per altre ancora potresti affidarti a qualche portale o marketplace oppure che il mondo dei motori di ricerca non fa per te ma è meglio lavorare con il tuo brand forte sui social network. Ma questo è un altro discorso di cui parleremo un’altra volta. 😉