Partiamo dal significato, cos’è il BRAND? Il brand, almeno inizialmente, è il marchio ed è un concetto decisamente affascinante: ogni azienda cerca di crearlo, mantenerlo, svilupparlo, con più o meno successo e, a volte, senza nemmeno rendersene conto.
Siamo tutti influenzati dai brand e dalla marche, che siano su un cartellone per strada o che ci vengano sbattuti in faccia in un video musicale. A proposito, avete visto il video dell’ultimo singolo di Rovazzi e Morandi? Ed avete notato come in diversi punti del video siamo “violentati” da una nota marca di caffè o da una nota marca di merendine?
E’ importante costruire un marchio forte, per durare nel tempo!
La cultura (o la mancanza di cultura) è ancora il fattore principale che forma il nostro pensiero, la nostra intelligenza e la nostra società. Ed è anche uno dei motivi che spinge i marchi ad investire nel mondo del Cinema e nei cortometraggi.
Tanti marchi, invece, nascono e muoiono ogni anno senza mai raggiungere questo obiettivo. Quali sono gli elementi essenziali di un marchio forte? Cosa devono fare per esistere e persistere nella mente dei consumatori? Proviamo a vedere insieme qualche punto.
1) Avere una Brand Identity “professionale”
E’ importante avere un’identità! Anzi, è fondamentale avere un’identità! A volte, alcune aziende trascurano questo importante punto. Ogni attività commerciale dovrebbe scandire e dedicare del tempo alla definizione ed alla contestualizzazione del proprio DNA. Le caratteristiche principali devono rispecchiare il marchio per sempre, e non si dovrebbe cercare di reinventarlo o riposizionarlo ogni anno.
La Brand Identity è, in un certo senso, il biglietto da visita aziendale, il primo elemento con il quale verranno in contatto i consumatori. Un logo ben progettato, i font abilmente scelti, i toni di colore decisi per far riconoscere il proprio marchio. In questo passo, la semplicità è essenziale. Un logo con forme semplici e, se possibile, comprensibile a tutti, avrà più possibilità di vincere: guardate Nike, Apple, Google, McDonalds, Amazon, Disney,… lo hanno capito ed applicato molto bene.
I colori devono riflettere i valori del marchio. Non bisogna scegliere un colore che piace! I colori trasmettono messaggi, dinamiche, punti di forza e di debolezza e permetteranno, se accuratamente selezionati, di decidere la nostra reputazione.
2) Avere una personalità
La Brand Identity è fondamentale, è vero, ma la personalità va anche oltre! La personalità viene trasmessa attraverso tutte le comunicazioni, il tono utilizzato sul sito, sul blog, sui social, perfino attraverso le campagne pubblicitarie.
3) Avere un segno distintivo, un fattore di differenziazione
Nessuno vuole una copia, l’originale, invece, è interessante. E’ necessario trovare un modo per distinguersi dai competitor.
C’è chi offre soluzioni personalizzate, chi prodotti specifici e chi si differenzia per la cura del cliente. Credetemi, è un principio chiave per lo sviluppo.
Internet e la rete sono grandissimi strumenti che facilitano la sensibilizzazione, il coinvolgimento, la creazione di una “comunità” attorno al marchio.
4) Avere una proposta chiara e comprensibile
La parola chiave è ordine! Deve esserci ovunque. Oddio, se vedeste la mia scrivania forse non mi credereste… Però l’ordine deve esserci nella testa, nella strategia ed anche nella proposta commerciale. Un’offerta complessa può essere vista ed interpretata anche come un desiderio di nascondere qualcosa. E vi giuro che in questi anni ho visto preventivi più criptici di un geroglifico.
5) Un marchio forte nasce dall’interno
Prima che i clienti credano nel vostro “progetto” e quindi brand, è necessario che la fiducia sia radicata anche all’interno dell’azienda! Un marchio solido ha bisogno di sviluppare internamente un forte senso di appartenenza. Un dipendente o un collaboratore insoddisfatto è una crepa grandissima che può far crollare anche una fortezza, una mina vagante che prima o poi scoppierà, rischiando di fare veramente grossi danni.
6) Avere una storia
Il tuo brand dovrebbe raccontare una storia (e non le storie, eh?). In un momento storico dove si vede tanta “fuffa”, un’azienda che sa comunicare e raccontare con un filo conduttore e con una strategia, può essere vincente.
7) Avere visibilità
E’ molto complicato diventare un marchio forte se non ci conosce nessuno. Siete d’accordo? Pertanto si torna ad una delle P del marketing, forse la più importante: PROMOZIONE.
Tempo, denaro, impegno, strategia, fantasia, creatività, furbizia. Ed è importante costruirsi la propria reputazione con metodo, con una crescita costante e monitorata. Passo dopo passo. Di certo, Internet ed i social network offrono una rampa di lancio incredibile. Ma sono necessarie sia una strategia ben costruita che una presenza regolare sui social.
Spesso ci sono anche tantissime occasioni offline, perché non è vero che la carta è morta! Un quotidiano, un volantino, una brochure… è necessario valutare a 360° la vostra comunicazione.
8) Desiderio
Il consumatore deve desiderare il brand… Un marchio desiderato ed ambito è sicuramente qualcosa di importante!
9) Cambiare il posizionamento non è diversificare
Pensate se Apple improvvisamente iniziasse snaturare il concetto “Think different” o se Nike facesse lo stesso con il suo “just do it”: uno slogan che ormai ha quasi 30 anni ma è che semplicemente attualissimo. Breve, radicato, utilizzato alla perfezione nella comunicazione di Nike. Uno degli errori più grandi che si possano fare è proprio quello di distruggere le radici ed i fondamenti.
Conclusioni
Qualsiasi cosa facciate, siate COERENTI. Il marchio, il logo, la comunicazione (sia quella estera che quella interna), i prodotti, il rapporto con i clienti, i valori proposti e professati,… tutto questo deve essere COORDINATO.
Adesso che siete arrivati in fondo, cosa ne pensate? Il vostro brand è forte?