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10 strumenti efficaci per la comunicazione

Siamo tutti figli di Paul Watzlawick, il padre della comunicazione 🙂

“Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare. L’attività o l’inattività, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri e gli altri, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni e in tal modo comunicano anche loro”.

Pertanto, visto che è impossibile non comunicare, cerchiamo di farlo bene!

C’è la comunicazione istituzionale che è la base per ogni attività. C’è quella verbale perché siamo PERSONE e non dobbiamo mai dimenticarlo. C’è la comunicazione promozionale, importante per far conoscere i propri prodotti o servizi. C’è quella non convenzionale, effettivamente spesso nominata a sproposito. Poi c’è la comunicazione assertiva, si spera.

C’è la comunicazione digitale che occupa grossa parte della nostra giornata, c’è la comunicazione grafica che va a braccetto con la comunicazione visiva. Chi si ricorda il giallo di Retorica? Dai, siamo sinceri, comunicare è fondamentale. Essenziale, anche nella vita di tutti giorni, per crescere, confrontarsi, migliorare e lo è anche per un’azienda: sia TRA le persone che la compongono, la vivono e la fanno vivere, sia PER le persone che diventeranno clienti o solamente promoter.

Qualsiasi azienda, che venda articoli sportivi o camere da letto, può passare e sfruttare queste dieci declinazioni:

  1. Il sito web, ovviamente, è il primo “campo” dove poter comunicare. E’ il contesto più istituzionale e più ufficiale, spesso il punto di partenza per ogni attività. Ormai ogni attività, piccola o grande che sia, ha un sito web perché comunica (o meglio, dovrebbe farlo) affidabilità, serietà e professionalità. Essere reperibili ogni giorno, in ogni notte, da ogni parte del mondo e da qualsiasi dispositivo dovrebbe essere una cosa scontata anche se ancora ci sono diverse eccezioni. Realtà che non hanno il sito web o, peggio ancora, che sarebbe meglio se non l’avessero. Esistono ancora siti in flash o realtà con siti non responsive. Ve lo giuro!
  2. Insegne, installazioni ed allestimenti grafici: passiamo al negozio fisico, una vetrina, una finestra sul mondo reale. L’insegna oppure una installazione grafica, sono le prime cose che un passante nota. E’ fondamentale catturare l’attenzione, mostrarsi, comunicare e possono incuriosire, incentivare o disincentivare un passante! E’ logico che deve esserci una linea comune, un’immagine coordinata, una sintonia con l’attività. Pensiamo ad una pasticceria, quale facciata è più accattivante secondo voi? Facile, eh?esterno immagine
  3. Volantini / Flyer: probabilmente è uno dei mezzi più obsoleti, ma ancora quotidianamente si ricevono nella posta volantini o flyer informativi e promozionali ed onestamente non sono strumenti da escludere a priori. Esistono settori o eventi dove utilizzare questi messaggi può fare la differenza: promozioni, offerte commerciali, inaugurazioni, inviti,…
    Fondamentale ragionare sul formato, facile da maneggiare e consultare. Le immagini, a volte, valgono più di tante parole. Specialmente per chi non sa scrivere. Perché in realtà le parole sono importantissime ed i testi anche in questo contesto devono essere accattivanti e rispecchiare lo stile dell’attività.
  4. Biglietti da visita: tondi, quadrati, rettangolari, classici, stravaganti, colorati, fronte retro… ci si può sbizzarrire!
    biglietti da visita

    (Fonte: http://applexlogos.blogspot.it/2012/06/biglietti-da-visita-originali-e.html)

    Va bene osare, ma ricordiamo sempre chi sarà il nostro cliente! Come sempre, l’occhio vuole la sua parte ma non perdiamo di vista obiettivo e finalità.

  5. T-shirt / abbigliamento: lo confesso, ogni volta che indosso la polo con il logo Retorica, mi sento un po’ Superman. E più di un cliente, guardandola, è uscito con un “Noooo, bella, anche io la voglio per la mia azienda”. Secondo voi, il cliente che si esprime così, che percezione può avere dall’attività? Ricordate, “è impossibile non comunicare”.
  6. Penne / blocchi: ce lo ha spiegato bene Elena in questo articolo, l’immagine coordinata è fondamentale e passa anche attraverso quei piccoli mattoncini che ci sono in una sala riunioni, ad esempio. Le penne, i block notes… lo scorso Natale abbiamo realizzato le Mug Retorica e credo che se un potenziale cliente che viene a ritirare un preventivo, al termine della riunione ti dice “Devo chiederti una cosa? Posso avere una Mug Retorica?” probabilmente stai comunicando bene! 😉
  7. Catalogo: ovviamente ci sono settori dove questo strumento è più importante di altri ed i motivi sono veramente tanti. Che sia per i clienti o per i rivenditori, un catalogo ha la funzione di fidelizzare il cliente. Sfogliare un catalogo cartaceo mette in moto anche altri sensi oltre alla vista. Toccare le pagine, che fanno un certo rumore permette alla mente umana di ricordare più a lungo.
    Questo articolo è un po’ vecchio ma molto interessante. Il The Wall Street Journal ci spiega il perché grossi marchi (in questo caso Bonobos) abbiano notato un aumento della spesa online dei clienti che hanno prima consultato un catalogo cartaceo. Bonobos ha infatti inviato a clienti e potenziali clienti una copia cartacea, invitandoli poi ad acquistare online. E’ stata un’intuizione molto positiva ed il vicepresidente del marketing di Bonobos, Craig Elbert, dice: “Ora, il 20% dei nuovi clienti effettuano il loro primo acquisto online dopo aver ricevuto una copia cartacea del catalogo” ed i nuovi clienti che effettuano ordini dopo la consultazione del catalogo spendono 1,5 volte di più rispetto a chi compra per la prima volta senza averlo consultato.
    Perché non provare a fare una cosa simile magari selezionando i clienti più fidelizzati ed altri potenziali?
  8. I Social Network hanno stravolto decisamente la comunicazione. Hanno aggiunto un tassello ormai indispensabile ed hanno aggiunto regole e meccanismi nuovi. Però dobbiamo essere sinceri, ci hanno regalato anche tantissime opportunità! Si può comunicare, si può fare customer care, si possono trovare nuove occasioni di business ma ci vuole una strategia anche qui!
    GlobalWebIndex ha pubblicato i risultati di una ricerca proprio sui social, condotta su un campione rappresentativo della popolazione, tra 16 e e 64 anni su 350mila utenti di Internet in 35 nazioni, Italia compresa. Come potete immaginare, i social sono (ovviamente in crescita) l’attività nella quale gli utenti impegnano il loro tempo online. Considerato 100 il tempo online, il 32% viene impegnato sui social contro il 13% per le notizie ed il 10% per ascoltare musica.Negli ultimi quattro anni il tempo dedicato ai social è passato da 1 ora e mezza a due ore e mezzo! Cosa ne dite? I social possono essere una freccia del nostro arco?
  9. Blog: siamo bombardati da informazioni digitalizzate, destreggiarsi nella giungla del web non è facile ma un blog può avere un potenziale enorme. Di obiettivi ne parlato benissimo Daniela in questo articolo, regalandoci anche preziosi consigli: un blog è un volano incredibile per quanto riguarda la comunicazione dall’interno dell’azienda. Ci si può permettere qualcosa di meno istituzionale e più vicino ai clienti. Si può stimolare l’interazione con gli stessi, creando contenuti e mostrando dinamicità anche ai motori di ricerca ed è un ottimo strumento di branding! Attenzione è un vero “diario di bordo”, è indispensabile quindi avere un Comandante esperto e volenteroso che sappia leggere una bussola e capire dove cercare la stella polare. Possibilmente anche un Comandante in seconda, altrimenti il rischio di creare l’ennesimo blog morto dopo pochi mesi è altissimo! 🙂
  10. E poi c’è l’interno della tua attività! Hai mai pensato che un grafico possa darti ottimi consigli e trovare grandi soluzioni per migliorare ed esaltare i tuoi punti di forza? Che sia una vetrofania o semplicemente un restyling di tutta la comunicazione interna di un hotel?
    esterno vetrofania pasticceria Tommasini stationery hotel

Quindi, dicevamo… E’ impossibile non comunicare, e cerchiamo di farlo con chiarezza, concretezza e correttezza!