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27.12.2016

Visto che questo 2016 si sta per chiudere anche qui a Retorica è tempo di conti e di statistiche. Non stiamo parlando di noiosissime classifiche, perché non ci interessano. Quello che vogliamo fare è tirare le somme di un altro grande anno insieme. La famiglia si è allargata e ci piacerebbe raccontarvi qualcosa in più di noi, sempre a modo nostro!

Alex SEM

Se penso a quest’anno e al mio lavoro, penso principalmente a:

  • i link: il panico da nuovi aggiornamenti non ha spento la necessità di lavorarci. Ora ho una spalla che rende tutto meno doloroso (sì, mi piace vincere facile). Quello che ho apprezzato della link building sono il mare di persone interessanti che ci si nasconde (neanche troppo) dietro
  • le persone: il 2016 è stato l’anno delle persone. Persone da conoscere e capire con cui scambiare idee e progetti che (si spera) possano fare decollare ancora di più questa idea gialla, nero e bianca
  • brand protection: è sicuramente la “parola” che ho usato di più, che ho applicato di più e che mi è servita di più. Tanto nel turismo ma anche il mondo e-commerce non ha scherzato affatto
  • pagine: scrivere, scrivere e ancora scrivere. Sperando che il 2017 sia un anno tutto da leggere

Ah, la parola bonus è “colazione”. Perché un modo per farvela pagare siete riusciti sempre e comunque a trovarlo, confermando la teoria che io qua dentro sono la vittima.

Alex B.

Quanto è bello “lavorare sorridendo” o “sorridere lavorando”?
Confucio diceva: “scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita”. Non so se è proprio così, ma una cosa è certa: se riesci a farlo hai già vinto.

Ci sono tre cose che mi vengono in mente, quando penso a Retorica e soprattutto a questo 2016:

  • il caffè: manca il mio preferito ma è stato un fedele compagno. Anche se il caffè più buono lo fa Alessandrini. Possiamo eleggerlo Responsabile Caffè?
  • le pause pranzo: ne abbiamo viste di tutti i colori. Da quelle saltate a quelle fatte a metà pomeriggio
  • le riunioni: direi fondamentali.
  • CV: sono arrivati tantissimi curricula, ma veramente tanti. Ogni email ha ricevuto una risposta, un ringraziamento. Mi sembra il minimo verso chi ha pensato di poter far parte di questo gruppo. E chissà cosa succederà in futuro!

Elena

E’ quasi finito questo 2016 e, ricapitolando, direi che le parole che possono spiegare meglio questi ultimi dodici mesi sono:

  • Punto e Virgola: i soggetti più disegnati. Quest’anno sono finiti ovunque: sulle birre, sulle tazze…e chissà nel 2017!
  • i colori: bianco, azzurro, grigio, quelli più utilizzati su grafiche cartacee e siti web. Il giallo è sottinteso, no?
  • Cataloghi e pieghevoli: i cartacei più realizzati
  • immagini ridimensionate: tante, tante, tante, tante ma tante tante. L’ho già detto tante?
  • la birra: quella delle 5 di pomeriggio. Una delle tante cose che ha reso alcune giornate più leggere
  • gli sbuffi: quelli dei giorni che precedono le ferie
  • “Cosa fai sto week end?”: il venerdì non è venerdì senza la mia domanda, dovete ammetterlo
  • il gelo: quello dell’ufficio. “Alziamo un po’ il riscaldamento?”, “puoi chiudere quella finestra, sento degli spifferi”. E no, la scusa che siamo ad agosto non vale!

Michele

Un anno decisamente intenso ed impegnativo ma che sicuramente ricorderò per l’importanza che ha avuto sulla mia formazione, sia nella vita quotidiana che in quella professionale.

Questo è stato il mio 2016:

  • “Bootstrap non si usa così”, “Mi hai committato tutto?”, “No, devi prima compilare sass…”: sono state le frasi che ho rivolto più spesso ai collaboratori
  • “Ci hanno pagato?”, “Mi mancano i dati per registrare il dominio”, “E’ colpa di Paypal (cit.)”: queste invece sono quelle che ho detto più spesso ai colleghi
  • Alex Alessandrini: lo metto come capitolo a parte perché ci sono cose che ho detto solo a lui: “Hai scordato le chiavi”, “Smetti con i preamboli ed arriva al punto”, “L’oggetto della mail che hai inviato e scandaloso”, “Tocca a te fare il caffè”, “Domani porti la colazione”, “La situazione del nostro blog è drammatica!”

Daniela

Il 2016 è stato un anno intenso, che sicuramente non dimenticherò in fretta. Anche se la mia esperienza a Retorica è iniziata da appena qualche mese le cose da dire sarebbero tante, e non è stato facile scegliere quali sono state le “parole chiave” per raccontarvele. Ma ci provo così:

  • ri-partenze: o anche ri-incontri, come quello con Retorica. Una nuova avventura con dei compagni di vecchia data
  • parole: tante. Forse 230.387.454.542.560.006.847. Ma probabilmente molte di più. Avrei voluto contarle, ma va bene anche così. Sono la mia vita, e anche se a volte le odio (soprattutto quelle che riguardano il Natale, le Feste e il Capodanno), non potrei farne a meno
  • articoli: tantissimi anche questi. Il più complicato? 1.585 parole sulle Visure Camerali
  • musica: cuffie nelle orecchie e via che si scrive. Quella che piace a me, quando voglio io
  • le colazioni: quelle riparatorie, soprattutto. Ah, nel caso, io alla nocciola. Grazie
  • le risate: tante. Che poi sono il motivo per cui, alla fine, i pranzi veloci, le decine e decine di articoli, gli auguri di Natale, le riunioni di riorganizzazione interna, non pesano mai

Giacomo

Anche per me quest’anno è stato significativo, per non dire fondamentale! Nel 2016 sono arrivato a Retorica e queste sono le cose che più l’hanno caratterizzato.

  • “Michi, quando hai 5 minuti puoi venire un attimo?”: questa è sicuramente la frase che ho detto più spesso
  • “Quanti caffè?”: se la gioca a pari merito con quella di prima. Tra sistemi di estrazione pionieristici, conte e sorteggi, il primato di chi ne ha fatti di più durante l’anno è sempre il mio!

Poi c’è un capitolo a parte, sugli errori più commessi:

  • Inserire un elemento di blocco dentro a un elemento inline
  • Dimenticarsi di chiudere un tag
  • Scrivere un nuovo foglio di stile ma poi dimenticarsi di includerlo nel progetto
  • Dimenticarsi il ‘.’ o ‘#’ nel selettore di Jquery.

Ma vorrei tranquillizzare tutti…ho smesso! (Come ho smesso di prendere il caffè).

Questo è il stato il 2016 qui a Retorica, buon Capodanno a tutti e ci si rivede nell’anno nuovo!