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Italia, popolo di poeti (ma dove?), santi (quando mai?) e di navigatori. Vabbeh, forse siamo più navigatori incalliti, distratti e tremendamente abitudinari in ogni settore e condizione quotidiana.

Mio papà mi dice sempre “Ma dove andate sempre a testa bassa e con gli occhi fissi su quei telefonini?”. Sul momento, lo zittisco, quasi innervosito. Poi ci rifletto e mi rendo conto che non sbaglia di una virgola! Qui posso dirlo, tanto non credo che mi legga 🙂

Lavorando in un settore dove essere perennemente connessi è la regola, perdo un po’ la dimensione di un fenomeno che è in costante crescita e dei cui numeri difficilmente si riesce ad avere un’idea. Ed è proprio verso questi numeri che in questi giorni mi sono imbattuto in un’interessante relazione che diffonde dati interessanti e significativi sullo stato delle cose in materia di “online” nel nostro paese.

Nello specifico, si tratta del nuovo report sulla diffusione dell’online in Italia (Audiweb e DOXA, marzo 2016) dove risultano 41,7 milioni gli italiani che dichiarano di accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento, esattamente l’86,8% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni!

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Oltre due terzi delle famiglie possiedono un computer di proprietà, il 69,1% delle famiglie con almeno un componente fino a 74 anni (15,039 milioni) e, tra queste, 14,444 milioni hanno la possibilità di accedere a internet.

Le famiglie che possono accedere ad internet tramite ADSL / Fibra ottica sono 11,6 milioni (l’80,2% delle famiglie che dichiarano di avere un accesso a internet da casa attraverso computer di proprietà) e quasi la totalità di queste dichiara di aver sottoscritto un abbonamento flat (10,9 milioni di famiglie). Decisamente importante anche l’accesso attraverso le chiavette internet (ben 2,5 milioni di famiglie italiane).

Hanno accesso a internet dal proprio cellulare/smartphone 33,755 milioni di Italiani tra gli 11 e i 74 anni.

Il 28,7% della popolazione italiana 11-74 anni dichiara di accedere a internet da tablet, pari a 13,8 milioni di individui.

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Cosa ne dite? Questi dati sono la cartina al tornasole delle visite sul vostro Google Analytics? Ora capite perché le visite da mobile e tablet stanno aumentando a dismisura e spesso, se sommate, sono maggiori rispetto alle visite provenienti da desktop?

E nel 2016, ci possono essere siti che non tengono conto di questa “domanda”? E’ vero che tramite cellulari e tablet si usano tanto applicazioni ma si naviga anche tanto ed è arcinota la necessità di adeguare i proprio ambienti web alla domanda.

La risposta è, ovviamente, la tecnologia responsive.

Da Wikipedia: “Il design responsivo, o responsive web design (RWD), indica una tecnica di web design per la realizzazione di siti in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo coi quali vengono visualizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari, web tv), riducendo al minimo la necessità dell’utente di ridimensionare e scorrere i contenuti”.

Proprio oggi, un carissimo amico appena tornato da un viaggio in Africa mi ha mandato una fotografia di una aula informatica.

aula_informatica_africa

Cosa ne dite? E’ importante capire chi è il nostro target, chi naviga il nostro sito, come lo naviga e mostrare la soluzione ideale e perfetta per una navigazione comoda ma soprattutto performante?