Anche quest’anno saremo presenti a Hospitality Day, il workshop formativo dedicato al mondo dell’ospitalità organizzato da Teamwork. In questa edizione cercheremo di portare uno speech tanto semplice nei contenuti quanto ispirato alla quotidianità delle strutture ricettive, frutto di un’estate tosta fianco a fianco con gli staff di diversi hotel. Proprietari, baristi, camerieri e receptionist tutti presi per dare il loro meglio e per garantire quell’ospitalità che contraddistingue il nostro paese, e tutti riuniti sotto un unico luogo comune: “Ci sono troppi strumenti, troppe cose da fare, troppo da seguire… io devo anche lavorare!”
Sulla base di questa percezione cercheremo di andare a fondo nel problema, cercando di porre l’accento su come vanno realmente le cose e sugli aspetti carenti in questo contesto. Nello specifico osserveremo come, spesso e volentieri, la mancanza di basi solide, di valutazioni razionali e di consapevolezza portino le strutture ricettive sulla cattiva strada e nella totale convinzione che sia impossibile riuscire a gestire tutto con efficacia (non sto dicendo che sia semplice, sia chiaro). A farne le spese in modo più o meno diretto è chi lavora al ricevimento, che si ritrova spesso coinvolto in attività che non fanno capo alle sue mansioni solo per il fatto di trovarsi davanti ad un pc tutto il giorno.
Creare i presupposti pratici e teorici per fare marketing per hotel
Prima di partire, e magari lasciarsi coinvolgere dall’ultimo strumento proposto sul mercato come “rivoluzionario” nel mondo delle prenotazioni alberghiere, è necessario compiere una serie di passi che permettano di evitare di sottostimarne (o sovrastimarne) le possibilità e il potenziale di marketing. Sostanzialmente si tratta di strutturare una serie di strumenti teorici che hanno il compito di guidare le strategie di marketing e comunicazione con coerenza, evitando di prendere decisioni figlie della sensazione del momento.
Ragionare per obiettivi, delineando preventivamente tutte le risorse a disposizione per distribuirle con razionalità negli ambiti che fanno capo a marketing e comunicazione, è il primo passo da compiere e che, troppo spesso, viene bypassato per fretta o perché non se n’è sufficientemente recepita l’importanza.
Saper riconoscere le attività continuative del marketing e della comunicazione
Con in mano una base sufficientemente solida occorre soffermarsi sulla necessità di disambiguare ciò che è marketing da ciò che è comunicazione. Nell’era dei social media e della tecnologia mobile, gli strumenti da utilizzare per diffondere informazioni sono sempre gli stessi ma metodologie, approcci, strategie e percezione di chi riceve il messaggio sono completamente diversi. Sottovalutare questa differenza significa creare confusione tanto in chi ascolta quanto in chi comunica, arrivando al punto di non riconoscere più cosa serve per comunicare e cosa invece è utile per migliorare le performance di business della struttura ricettiva.
Perché se è vero che la comunicazione vive di qualità e costanza, il marketing turistico necessita di analisi delle dinamiche temporali in relazione alla risorse a disposizione per cercare di pianificare al meglio il come e il quando agire, in funzione di tutto quello che può servire ad aumentare il fatturato della struttura ricettiva.
Strumenti: comprenderne le basi per capire quando delegarli
Con in mano le basi necessarie diventa più semplice analizzare i singoli strumenti che oggi un hotel ha a disposizione per cercare di promuoversi. Chi lavora nel marketing ha recepito da tempo che la specializzazione è necessaria. Gli strumenti sono tanti e il loro utilizzo si è fatto via via più complesso ed è quindi impensabile pensare che un addetto al ricevimento possa prendersi in carico tutto quanto. L’imprenditore deve prendersi l’impegno di capire le basi e i concetti essenziali che fanno capo a marketing e comunicazione per assicurarsi che tutto segua la direzione intrapresa dal punto di vista del brand e del target. Solo in questo modo potrà delegare in modo razionale e mirato ogni singola attività.
Il receptionist tornerà a fare il receptionist, con quel bel sorriso sulle labbra necessario ad accogliere le persone nel modo giusto e che metterà il soggiorno sui giusti binari verso una corretta gestione di fidelizzazione e brand reputation. Ma queste sono altre storie che avremo modo di affrontare in altri momenti.
Se ti ho incuriosito a sufficienza non ti resta che iscriverti ad Hospitality Day. Parlerò alle ore 14 in Sala della Marina.
I posti sono limitati quindi non tardare, anche per non perderti alcune sorprese che abbiamo preparato per chi sceglie di venire ad ascoltare.
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Ps. se non ti è ancora chiaro di cosa parleremo puoi dare un’occhiata al nostro video di presentazione…la situazione potrebbe sembrarti decisamente familiare. 😀