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Riuscire a fare una pagina landing efficace, ma davvero davvero efficace, e in grado di convertire è tutt’altro che una cosa facile. Eppure oggi non se ne può fare a meno. Con questo articolo vorrei darti qualche consiglio in merito ai contenuti da inserire e a come fornire le informazioni nel modo giusto affinché chi veda la tua landing page sia portato a compiere l’azione che tu richiedi di fare. Sia essa di scaricare un documento, di prenotare una vacanza, di lasciare i propri dati o di acquistare qualcosa.

Cos’è una landing page

La landing page è, come suggerisce il nome una “pagina di atterraggio” sulla quale si arriva tramite una promozione, come una sponsorizzata di Facebook oppure un annuncio su ADWords di Google.
Sul suo significato e sulla sua struttura c’è ancora un po’ di confusione in merito. Alcuni considerano “landing page” una pagina del sito, ma la verità è che, pur avendo una struttura che richiama la struttura del tuo sito, è diversa da tutte le altre pagine web. Per questo ti sconsiglio fortemente di utilizzare come landing page la home o le schede prodotto del tuo e-commerce.
La landing page, pur essendo spesso sul dominio del tuo sito web, non ha un menù che permette di navigare le altre pagine. È importante che, chi ci capiti sopra, non abbia distrazioni dettate da pulsanti o menù, ma che rimanga all’interno di questa pagina di atterraggio il tempo necessario per capire di cosa si tratta, incuriosirsi e decidere di rispondere alla call to action.
Un progetto di lead generation vi permetterà di trasformare un investimento pubblicitario in contatti, ma una landing page può anche essere utilizzava per vendere qualcosa. In quel caso si può parlare di sales page.

Il design e la struttura grafica

Se ti stai preoccupando perché non hai particolari doti o conoscenze grafiche, niente paura. Per aiutarti esistono programmi, gratuiti e a pagamento, che ti permetteranno di ottenere un ottimo risultato senza grandi sforzi o investimenti. GetResponse, Instapage, Lander…solo per citarne alcuni, sono tra quelli più utilizzati. Ma ne troverai tanti altri con una semplice ricerca online. Tutti questi software metteranno a tua disposizione diverse decine di template personalizzabili, che ti serviranno per impostare la tua landing.
Chiaramente, come tutto quello che riguarda il web, il design visuale e i contenuti, e quindi le parole, devono lavorare insieme per permetterti di raggiungere l’obiettivo. Quindi utilizza belle foto, non sfocate e originali, se possibile, che diano l’idea di te e della tua azienda, senza creare false aspettative, ma allo stesso tempo raccontino la versione migliore del tuo lavoro.
Una volta scelto il tuo template, usa gli spazi. Se hai molto testo interrompilo di tanto in tanto con un sottotitolo o un elenco puntato. In questo modo le informazioni saranno più fruibili e più facili da capire per chi sta leggendo. Infatti, gli elenchi puntati, oltre ad essere molto graditi ai motori di ricerca, hanno il grande vantaggio di piacere alle persone, che riescono a comprendere meglio e subito l’argomento. Però attento a non esagerare. Uno o al massimo due per pagina sarà più che sufficiente.

Il primo passo: individuare il cliente ideale

Chi usufruirà della tua offerta? Prima di mettersi a lavorare sui contenuti di una landing è importante fare un po’ di chiarezza su quale sarà il cliente, o i clienti, ideali. Una volta che l’avrai individuato prova a rispondere alla domanda: perché dovrebbe acquistare o avere bisogno proprio di me?
Una volta capito questo, potrai investire un po’ del tuo budget in maniera giusta, su un pubblico ben profilato. Questo ti metterà già in una posizione di vantaggio. Conoscere il tuo pubblico ti permetterà di capire cosa dire e come.

Gli obiettivi

Lo so, in ogni articolo ti parlo degli obiettivi. Ma sono importanti ed è fondamentale averli ben chiari in testa, ancor prima di partire. Quelli di una landing page poi, sono proprio importantissimi.
La landing page, a differenza di qualunque altra pagina del sito, ha l’obiettivo di convertire i visitatori in contatti o clienti. Quindi, tutti i tuoi contenuti devono essere orientati a questo. E poi ricorda: sintesi e precisione. Non dilungarti troppo, le persone non hanno voglia di leggere tanto per capire cosa vuoi da loro, o cosa loro potrebbero ottenere da te. Il primo investimento che qualcuno fa, è il tempo. Fai in modo che non sia sprecato.

I contenuti

Diciamolo chiaro e tondo: le pubblicità non piacciono (quasi) a nessuno. Ma possono iniziare a piacerci quando risolvono un problema. È importante quindi creare dei contenuti, a partire dall’annuncio per arrivare alla landing, che aumentino la fiducia nella fonte che ce lo ha fornito e che risolvano una nostra problematica.
Quindi, per prima cosa: capisci qual è il problema che con il tuo servizio o offerta puoi risolvere. Una volta intercettato sarà più facile soddisfare un’esigenza e quindi creare un testo ad hoc. Offri la soluzione e la tua landing convertirà.
Il titolo può aiutarti, ma non è fondamentale. Non perdere troppo tempo a creare un titolo ad effetto. Molto meglio individuarne uno comprensibile. Il titolo dovrà essere seguito da una promessa (che dovrai mantenere) e da un elenco di benefici chiari per chi arriverà sulla tua landing.
All’interno di una landing inoltre è sempre meglio evitare di inserire troppe informazioni correlate, che hanno il problema di distrarre l’attenzione. Rimani sul focus: problema-soluzione.

La piramide rovesciata o la clessidra?

Per organizzare al meglio le informazioni all’interno di un testo puoi utilizzare il sistema della piramide rovesciata. Si tratta di uno schema utile, per assicurarsi che il lettore possa conoscere subito le informazioni più importanti. Il lead verrà quindi, in questo caso, inserito all’inizio.
Dopo il lead, sarà la volta del copy. Ovvero del contenuto dettagliato dell’offerta. Se hai video o immagini da inserire, è questo il luogo giusto. Poi via via, fino alla fine tutti gli altri dettagli.
Ma, la piramide rovesciata non è l’unica soluzione per organizzare le informazioni. C’è anche la clessidra. In questo caso avremo un incipit e una call to action finale. La form può essere inserita centralmente. La parte conclusiva non si chiude in un vertice, con informazioni più dettagliate, ma apre verso un nuovo approfondimento.

Qualche consiglio di scrittura

Usa la seconda persona singolare ed evita i verbi generici. Soprattutto per quando riguarda la call to action. Meglio un “Prendi”, “Prova”, “Inizia” anziché un generico “Clicca qui” o “Acquista ora”.
Un buon esempio di call to action?
“Clicca qui per diminuire i tuoi costi di magazzino!”.
E’ una promessa molto più interessante, no?
Inoltre, evita anche tutti gli avverbi o gli aggettivi inutili. Il messaggio deve essere chiaro.
Cerca di scrivere in maniera semplice e informale, avvicinerà le persone abbattendo le distanze.

Insomma, a questo punto l’avrai capito. Non è la landing page che “vende”, ma è il mondo in cui viene scritto il post o l’annuncio, ma soprattutto sono le informazioni contenute all’interno della landing page, che la rendono efficace.

Spero che questo articolo ti sia utile, per realizzare la tua landing! Se hai domande o dubbi, scrivimi.