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Chi non è stato, almeno una volta, alla ricerca di un lavoro? Il periodo storico non è proprio dei migliori, lo sappiamo.
All’indirizzo email job@retorica.net arrivano una media di un paio di candidature a settimana anche quando non ci sono posizioni aperte. Il professionista che vuole cambiare azienda e cerca nuovi stimoli, il laureando che vuole fare uno stage formativo, la neolaureata che si propone per lo stage estivo,… Ogni curriculum che arriva, merita una risposta. Lo dico dall’inizio, ogni persona merita un approfondimento, un ringraziamento per aver speso anche 10 minuti per guardare il sito o la pagina Facebook ed aver deciso di inviare la propria candidatura.

Certo, c’è chi lo fa in modo più corretto e chi meno e tutti questi CV mi hanno fatto pensare a cosa io, che non sono un esperto di recruiting, dia più importanza, guardi per primo.. insomma a come mi comporti quando arriva una candidatura.

Non stiamo ora a giudicare se il CV sia il modo migliore per catturare l’attenzione di un’azienda, ma di certo è il modo più veloce ed immediato che, per convenzione, avvicina una persona che cerca lavoro ad un’azienda. E mi ripeto, questi sono i punti che io guardo e noto maggiormente (in ordine sparso):

  • CV Europeo si CV Europeo no? CV classico o CV creativo? A me onestamente non interessa proprio! La cosa che deve essere chiara è che un curriculum deve essere facile e pratico da consultare. Ha lo scopo di mettere a contatto due persone (perché alla fine quello siamo) che in realtà non si conoscono. In pochissimi minuti si deve capire la persona: nome, cognome, età, diploma o laurea, competenze ed ultime esperienze lavorative devono essere schematizzate. Certo, se sei un grafico per te sarà più facile fare CV creativo. Ho visto CV che in realtà erano dei veri e propri flyer o anche dei siti web, ma la cosa importante è che sia facile da consultare.
  • Ovviamente competenze: questo punto è legato a doppio filo con quello precedente. Le competenze devono essere ben evidenti, chiare ed organizzate. Evita le “parolone” di cui non sai neanche il significato.
  • Ovviamente le esperienze: è importante capire il tuo percorso, sia formativo che lavorativo. Anche qui è fondamentale inserire le informazioni corrette e mirate.
  • Scrivere, ma non proprio tutto! Mi spiego meglio. Se vuoi venire a lavorare in un’azienda che si occupa di comunicazione ed hai già lavorato diversi anni nel settore, non è importante che nel curriculum ci sia scritto che quando avevi 15 anni hai fatto il bagnino in spiaggia. A meno che tu sia un programmatore, allora in quel caso più segnali di “vita” dai e meglio è! Ma questo argomento magari lo affronteremo un’altra volta 🙂
  • PDF si, DOC o DOCX anche no. Sarà il settore, sarà la mia formazione, ma quando ricevo un curriculum in un formato che non sia PDF, un po’ inorridisco. Se proprio vogliamo essere precisi nome-cognome.pdf. E se proprio vogliamo essere PER-FET-TI nome-cognome-retorica.pdf! Ecco, l’ho detto.
  • Email dedicata e non multipla: so benissimo che il tuo curriculum finirà alle altre mille agenzie web di tutta la regione, non immagino che la tua candidatura sia solo per RETORICA COMUNICAZIONE, seppur “cercando tra le varie agenzie di comunicazione mi ha colpito Retorica per lo spirito innovativo e la mission”. Non mi aspetto che tu voglia lavorare solo in RETORICA, ma evita la candidatura con 20 email in cc. Non che mi dispiaccia vedere gli amici di Titanka! o Edita, ma semplicemente perché mi sembra poco delicato.
  • Precisione, formattazione ed ortografia: è un mio problema, lo so, ma vedere un CV non formattato correttamente, con grassetti a caso o elenchi puntati non allineati, a me urta! Ripeto, è un mio problema. Peggio ancora con errori grammaticali od ortografici. Attenzione al font, deve leggersi tutto correttamente.
  • Sincerità. Se sei neo laureato e non hai esperienze nel settore, nella lettera di presentazione che senso ha scrivere che sei un “Web Marketing Specialist” e che sei “predisposto sia al lavoro di squadra, che ad essere a capo progetto di un Team”. Ambizioso, certo, ma forse la lettera di presentazione l’hai copiata? E’ giusto mettere in evidenza le proprie capacità, ma non esagerare. Motivato, adatto a lavorare in team, creativo,… ecco, meglio un po’ più originale.
  • Propositività: se hai un buon motivo per cui debba assumerti, se hai un plus rispetto ai tantissimi curricula che arrivano, se hai uno spunto che possa darti una spinta in più… può essere sicuramente un punto a tuo favore. Se puoi differenziarti, fallo!
  • Attenzione ai social network, sono fondamentali e dopo aver battezzato interessante un curriculum è consuetudine andare a sbirciare la propria presenza in rete.
  • Hobby: dopo il capitolo competenze ed esperienze lavorative è la sezione che leggo con più interesse. Non è una sezione obbligatoria ma dà l’idea della persona. Non posso raccontare l’hobby e lo sport più bello che ho letto su un CV perché magari mi legge, ma vi giuro che a volte è una delle sezioni più interessanti.
  • Come dicevo sopra, siamo persone. Sia tu che scrivi sia chi leggerà il tuo CV. Parti da quello che sei, dai tuoi obiettivi, dalle tue competenze, dalle tue aspirazioni. Si passa troppo tempo a lavorare per fare qualcosa che non ci piace.
  • Foto si o foto no? Certo, mettici la faccia! Magari una foto tessera, anche un po’ professionale se l’azienda ed il settore lo richiedono.

Chissà se i prossimi candidati leggeranno questo articolo prima di inviare il loro CV! 🙂