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Forse avrete già sentito parlare di sindrome da foglio bianco. Bene, il foglio bianco in questione è quello di word e nessuno ne è immune. Nemmeno chi scrive per professione.
Ieri sera mi stavo chiedendo cosa avrei potuto dire, cosa avrei potuto raccontare, nel primo articolo su questo blog. E così, l’idea: come scrivere il primo post di un blog.

Sono sicura che saranno in tanti ad avere un blog aziendale e a pensare di non sapere cosa scrivere o come farlo. Non esistono formule magiche, ma a volte la soluzione è più vicina di quello che si possa pensare. Oggi proverò a fornirvi una linea guida, che spero possa esservi utile quando siete a corto di idee.

Prima di partire

Innanzitutto vorrei tranquillizzarvi. A tutti capita di non avere la minima idea di cosa scrivere. E, a meno che non vogliate affidarvi ad un professionista, a tutti accade di dover trovare una soluzione.
Io, in questa prima fase cerco di fare il punto su qual è il mio obiettivo, cosa voglio dire e come. Quindi, ancora prima di iniziare cercate di definire la linea editoriale del vostro blog. Vi sarà utile per dare una coerenza al vostro lavoro e a quello che direte, da adesso in poi.
Quindi, riflettete. Chi saranno i vostri lettori? Come vi troveranno su Google? Quest’ultima parte è importante anche per individuare le parole chiave principali. Ma poi ne parleremo più approfonditamente.
Solitamente, prima di partire, è importante fare quello che in gergo si chiama “Piano Editoriale”. Nel piano editoriale vengono fissati il tono, la persona, il linguaggio, viene ipotizzato un pubblico di riferimento e alcune rubriche del blog. Questo vi permetterà di avere le idee chiare fin da subito vi aiuterà anche nei momenti peggiori, quelli in cui la vostra creatività tenderà a latitare.

Il pubblico di riferimento

A chi vi state rivolgendo? Chi è il vostro pubblico? Sono professionisti oppure sono solo curiosi o ben informati? È importante riuscire a trovare un “lettore ideale”. Il mio consiglio è di creare una sorta di persona immaginaria, in realtà molto realistica. Stabilite il genere, se è un uomo o una donna, quanti anni potrebbe avere, la provenienza, e il background culturale, quali sono i suoi interessi, la sua professione. Insomma tutto quello che è necessario sapere per scrivere un articolo ad hoc, proprio per lui.
E qui arriviamo alla domanda definitiva: perché questa persona dovrebbe cercare proprio voi?

Contenuti

Una volta definito il vostro pubblico dovreste essere arrivati alla domanda fondamentale, sul perché il vostro lettore ideale dovrebbe voler leggere proprio un vostro articolo. La risposta dovrebbe essere soltanto una: perché quello che dite è interessante, è originale e non è la copiatura di qualche cosa che avete visto in giro. Le informazioni in rete sono tantissime, cercate di differenziarvi. E per farlo, usate la qualità. Idee di qualità, scrittura di qualità e contenuti di qualità. Se è possibile, offrite informazioni di prima mano, meglio se vostre, magari provenienti dall’esperienza diretta.

Rubriche

Nel piano editoriale vi consiglio di decidere già anche quali saranno le rubriche del vostro blog. Le rubriche sono importanti per due motivi: organizzeranno i contenuti, daranno varietà al blog e vi salveranno nei momenti di difficoltà quando non saprete cosa scrivere. Ok, i motivi sono tre. E non è detto che da qui alla fine non me ne vengano in mente altri. Perché, penso sia giusto ripeterlo: le rubriche sono proprio importantissime.
Qualcuno potrebbe chiedersi, qual è il numero di rubriche ideale per un blog? Non esiste, ovviamente. Dipende dal tema trattato, se parlate di cucina è più facile che abbiate un buon numero di macro-argomenti, ovviamente. Ma non vale lo stesso discorso per tutti i settori.
Ma partire con tre o quattro rubriche diverse potrebbe essere un buon punto di partenza. Inoltre, le rubriche dovranno essere variate, una volta ogni tanto, perché gli argomenti non sono infiniti. Magari ogni sei mesi, cercate di fare una revisione. Sarà utile anche per capire quali hanno funzionato e quali no.

Il tono

Visto che state per scrivere il primo articolo del vostro blog, e non i testi del sito internet, di una presentazione aziendale o di una brochure istituzionale, è importante scegliere un tono adeguato.
Io suggerisco sempre di parlare un linguaggio comprensibile, colloquiale se preferite. A meno che non stiate scrivendo sul blog di uno studio legale e il vostro pubblico sia una platea di avvocati, io consiglio di non essere troppo formali.
Volete oppure no stabilire una relazione diretta con il vostro lettore? Quindi, bando alle moine, e andate dritti al punto. Le persone, quando cercano qualcosa online, vogliono pochi giri di parole e contenuti utili. Ed è vostro dovere darglieli.

Le parole chiave

Sono importanti perché è attraverso le parole chiave che gli utenti potranno trovare il vostro articolo, e quindi il vostro blog.
Ma non fatevi prendere la mano. Non scrivete un articolo in funzione delle parole chiave. La cosa più importante è che il vostro articolo sia scritto bene e che contenga informazioni utili. Poi se è possibile inserire qualche parola chiave, bene. Ma non devono esserci forzature. Vi assicuro che le persone vi troveranno comunque, anche senza parole chiave.
Affinché lo sappiate: le parole più efficaci sono quelle nel titolo, nel primo paragrafo, in un eventuale sottotitolo e nella descrizione di un immagine.

Il cappello introduttivo

Solitamente il primo, primissimo post di un blog serve anche per presentare il vostro progetto, e la bontà delle vostre intenzioni. Quindi potrete raccontare come vi è venuta l’idea di aprire un blog e cosa potranno trovarci dentro i vostri lettori. Non occorre sbrodolare parole. Siate sintetici e diretti, non mi stancherò mai di ripeterlo. Una volta fatto questo, potete passare a scrivere il vostro primo articolo vero.

scrivere su un blog

La pratica: scrivere un articolo

Mettetevi comodi, andate nella stanza preferita di casa vostra, computer e caffè caldo a portata di mano, se può esservi utile anche un po’ di musica nelle orecchie e via. Aprite il vostro foglio di word. È importante isolarsi dalle distrazioni quindi, se potete, tenete lontano il telefono, uscite da Facebook e rimanete concentrati su quello che dovete fare. Uno dei problemi più grossi, quando si deve scrivere qualcosa è proprio questo: perdere tempo in altre cose.
Le tecniche di scrittura sono diverse e sarete felici di sapere che non ne esiste una giusta. Dovrete solo trovare quella più adeguata per voi. Potreste trovarvi meglio con un tipo di scrittura a fiume, dove senza regole scrivete tutto quello che vi viene in mente su un un determinato argomento, per poi correggere e dare una forma solo alla fine. Si tratta di una tecnica molto comune, chiamata anche freewriting.
Oppure potreste essere tipi da struttura ad albero. Ovvero, decidere fin dall’inizio quali possono essere i vari paragrafi, decidendo anche qualche parola chiave da poter utilizzare, e anche il titolo dell’articolo. In questo modo darete già un’organizzata generale al vostro testo, prima ancora di scriverlo. Questa tecnica è molto utile per non andare fuori tema.
Ultima cosa importantissima, ma che molti non fanno (e si vede): rileggete sempre quello che avete scritto. Anche a voce alta, se potete.

La call to action

Ogni articolo ne deve avere una, e una soltanto. Quindi chiedete l’intervento di chi legge, anche solo per lasciare la propria opinione. “E voi, come la pensate?”, “Fateci sapere la vostra nei commenti”, “E voi ne conoscete altre?”, queste sono le call to action più comuni. Usatele o inventatene di nuove.
Forse non subito, ma prima o poi potreste avere qualche soddisfazione e iniziare a ricevere i primi feedback.

L’effetto salvadanaio che vi salverà

Le idee migliori arrivano quando meno ve lo aspettate. Quindi tenete sempre con voi un blocco per gli appunti per segnarvi qualche spunto. Andranno benissimo anche le note del vostro telefono.
Vi saranno utilissime per il futuro e per tutti gli articoli che andrete a scrivere. Io lo chiamo “effetto salvadanaio” e mi ha salvata in tantissime situazioni.

Bene, buon lavoro allora! Il mio primo articolo è terminato, fatemi sapere se anche voi siete stati altrettanto fortunati e fatemi sapere nei commenti se vi sono stata utile!