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Quando pubblicare su facebook e instagram: ecco gli orari migliori

In questi giorni Facebook sembra aver tolto ancora visibilità ai post pubblicati sulle pagine aziendali. Che sia in atto una strategia mirata a incentivare l’uso di sponsorizzate, ormai è chiaro da anni. Ma la visibilità organica di una pagina non sembra mai aver toccato tali picchi in negativo. Oggi vorrei suggerirti, secondo la mia esperienza, quali sono gli orari che ti permetteranno di ottenere i migliori risultati possibile a livello di visibilità organica.

Coronavirus: visibilità e uso dei social

Prima di passare ai suggerimenti, vorrei fare una breve parentesi su questo momento di eccezionalità che stiamo vivendo. In questo periodo di pandemia mondiale e successiva quarantena, in molti avranno riscontrato una visibilità ancora più bassa sulle proprie pagine aziendali. Ma come è possibile? Molti di noi hanno raddoppiato, se non triplicato, il tempo trascorso sui social
Infatti, come attestano gli ultimi dati statistici, l’uso dei social in Italia, nell’ultimo mese è cresciuto del 30%. Inevitabilmente questo ha modificato le nostre abitudini e il nostro comportamento online. E forse proprio il fatto di esserci ancora di più, e magari pubblicare di più, ha limitato maggiormente la visibilità delle pagine, accrescendo quella dei profili personali. Banalmente: il signor Zuckerberg, sempre molto attento alla necessità degli utenti, potrebbe voler incentivare le nostre relazioni sociali, a scapito della visibilità organica delle pagine aziendali.
Comscore ha fatto un’analisi sul consumo delle notizie e l’uso dei social media in questo periodo in Italia e anche in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Nel nostro paese, in questo momento storico in cui le persone sono costrette a restare chiuse in casa e i social media svolgono il duplice ruolo di strumento con cui informarsi e con cui restare in contatto con altre persone come amici, parenti, colleghi di lavoro. Questo, come dicevo ha registrato un considerevole aumento della presenza online. L’Italia si è poi attestata anche come il paese più alla ricerca di notizie tra tutti quelli coinvolti in questa analisi. Questi dati potrebbero spiegare, almeno in parte, la problematica legata al calo drastico di visibilità delle pagine aziendali.

Come capire in quali orari è meglio pubblicare

Fatta eccezione per questo momento, si possono delineare delle tendenze che riguardano la presenza online, sui social da parte degli utenti. Cercare di carpire quale siano gli orari e i giorni migliori per postare su Facebook e gli altri social è una problematica comune a tanti Social Media Manager.
Il mio consiglio è di fare dei tentativi e monitorare costantemente l’attività sociale a fronte dei cambiamenti per elaborare una personale strategia di pubblicazione dei contenuti. Il canale sempre più problematico, anche perché è ancora quello più utilizzato dalle aziende, è Facebook, con i suoi costanti cambiamenti. Non esiste una ricetta che funzioni al 100%, esiste però provare: contenuti diversi, orari diversi, media diversi. E poi trarre le conclusioni su quello che funziona di più.
Altra problematica che un contenuto su Facebook ha è il tempo di vita. Anche da questo è determinata la visibilità. Ma Facebook non è il solo social ad avere un algoritmo bastato sul “jump”, anche Twitter o LinkedIn funzionano nello stesso modo, e dopo un po’ un contenuto “scompare” dalla vista degli utenti, a meno che non riceva molte interazioni, e quindi sia considerato “di valore”.

“Come” le persone sono connesse

Altra differenza molto importante, riguardo alla fruizione di un contenuto, è il “come” le persone sono connesse. Nella navigazione da smartphone ogni utente è potenzialmente sempre connesso, ma è vero che chi naviga da desktop è più rilassato e ha meno fretta di consultare e “buttar via” un contenuto, come invece succede più facilmente per chi si collega da mobile.

Stratagemmi per aggirare l’algoritmo di Facebook

Contenuti di qualità

Vale, come al solito, la solita regola del pubblicare contenuti di qualità. Infatti, Facebook negli ultimi mesi ha inasprito ancora di più la lotta alle fake news, bloccando le notizie false e penalizzando pagine e profili che lo fanno. Ottimi invece, a livello di qualità, i contenuti informativi, educativi o divertenti. I tre pilastri dei social non si smentiscono mai.

Gruppi o pagine?

Facebook sta dando sempre più visibilità ai gruppi, da qualche tempo utilizzabili anche da pagine e non più solo da profili personali. Quindi, per aggirare i problemi di visibilità legati all’algoritmo e raggiungere direttamente i tuoi contatti, punta su questo canale di comunicazione.

I video

L’algoritmo sta dando sempre più priorità ai video, perché in grado di far crescere l’engagement più di qualsiasi altro contenuto. In particolare Facebook Live, che dà vita a notifiche push per ciascun fan e crea un potenziale di visibilità altissimo.

Gli orari migliori, secondo me

La regola migliore è il buon senso. Pubblicare un post in certo momento, coerente e con tempismo, avrà risultati migliori di qualcosa fatto senza un senso logico. Pubblichereste mai un piatto di spaghetti o una bistecca ad orario di colazione?
Per tutto il resto ci sono gli Insight e i dati statistici, i tuoi migliori alleati in questa lotta contro l’algoritmo.
Difficile trovare una risposta assolutamente giusta per tutti. Molto dipende dal settore e dal tipo di pubblico a cui si fa riferimento, oltre che dal tipo di contenuto postato. Tuttavia è possibile estrapolare qualche buon atteggiamento da mettere in pratica, le cosiddette best practice, per ottenere i migliori risultati possibile. Ad esempio, oggi, l’orario migliore per postare su Facebook è tra le 11 e le 13 del mercoledì. Oltre al mercoledì, anche gli altri giorni in mezzo alla settimana potrebbero permettervi di ottenere i migliori effetti. Le fasce migliori da considerare sono tra le 9 e le 15. I giorni da evitare sono proprio quelli che coincidono con il fine settimana. Quindi la domenica, così come gli altri festivi.
In più il livello più basso di engagement lo si registra la mattina presto e la sera, dunque non postate mai prima delle 7 della mattina e dopo le 17 del pomeriggio.

A che ora sono connessi i tuoi utenti?

Per scoprirlo, come già saprai, è necessario che tu vada a visitare i dati statistici della tua pagina: gli Insight.
Ormai quasi tutti siamo online in ogni momento della giornata, ci sono però alcune fasce orarie, così come giorni della settimana, dove gli utenti sono più ricettivi e altri meno.

Un aspetto che ho notato, è che “la balena” ha cambiato verso. Niente paura: i tuoi utenti non sono diventati tutti vampiri. Sembra che questo sia dovuto ad un problema di Facebook. Infatti, come si può leggere sopra al grafico “i dati statistici relativi agli orari sono mostrati nel fuso orario del Pacifico”.
La verità è la solita, tutti noi ormai siamo online quasi tutto il giorno e quasi tutti i giorni, con una leggera flessione nel fine settimane e nelle ore notturne, naturalmente.

E su Instagram?

Su Instagram i giorni migliori sono dal mercoledì al venerdì. Infatti, il pubblico di Instagram interagisce con i contenuti durante tutta la settimana, ma potrebbe prestare leggermente più attenzione durante il mercoledì ed il venerdì. In particolare, gli orari migliori sono il mercoledì alle 11 e il venerdì tra le 10 e le 11. Inoltre, durante tutta la settimana, dal martedì al venerdì, tra le 10 e le 15 potresti avere dei buoni risultati.

Il giorno peggiore, dove si raccolgono meno risultati, è la domenica a cui si associano, in particolare, la tarda notte e le ore mattutine nella fascia oraria che va dalle 22 alle 3.

Condivido con te un po’ di dati che ho trovato, estrapolati da alcune ricerche.
Secondo Quick Sprout, ogni giorno è buono, con il punto fermo della domenica per le interazioni in calo. Inoltre sembra anche che gli utenti interagiscano con questa piattaforma tendenzialmente al di fuori del proprio orario lavorativo, quindi questo è un altro aspetto interessante da tenere in considerazione.

La regola, se una regola esiste, però è: sperimenta sempre e vai avanti per tentativi. Qualunque sia il tuo pubblico, non soffermarti troppo sulle statistiche che leggi in giro, vai oltre. Prova e riprova con nuovi orari e analizza i risultati. Potresti scoprire qualcosa di nuovo e interessante per te!

E tu, che idea ti sei fatto in merito?